26 giugno 2012

“Omini”, sassi in balancing tra Fertilia e Monte Doglia

Da piccino, strattonato da mio padre su e giù per le Dolomiti, li chiamavamo “omini. Sono felice di averli inaspettatamente ritrovati, in gran numero, in un sentiero qui ad Alghero. I miei antichi omini d'alta quota, servivano a segnalare il percorso per salire in cima ai monti spesso alti tre volte mille. In alta quota il punto verniciato di rosso è il segnale da seguire, ma come spesso accade in quei lontani "Lugli" la neve che non si è ancora sciolta tende a coprirli. In soccorso però ci sono queste pietre, una sopra l'altra, la cui “testina” che sbuca nel bianco, regala l'ancora di salvezza per completare l'impresa d'ascesa. Le pietre algheresi, sapientemente sovrapposte da mano anonima, non sono fondamentali per l'orientamento: il sentiero da seguire è ovvio, sterrato “giallo” tra macchia mediterranea “verde”. Ma risultano altrettanto preziosi per segnalare una “cura” che molto spesso è disattesa da incuria e sporcizia. In altri lidi si organizzano campionati di sassi sovrapposti si chiamano stone balancing*. Una pratica scultorea con cui si cerca l'allineamento magico delle pietre. Nasce in California a san Diego, in Italia si fa nella Baia di Portonovo ad Ancona, in Canada ad Ottawa c'è il primo raduno mondiale di Stoner. Perché non fare il secondo da noi?

* per approfondimenti “Balancing” in Alias supplemento de il Manifesto , 9 Giugno 2012. Pratiche land-artistiche d'oltreoceano.

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