07 maggio 2012

Una lista giusta

Il movimento che sostengo alle elezioni ha presentato la sua lista; una lista di dodici donne e dodici uomini, con una capolista – la nostra candidata alle primarie – Maria Graziella Serra, e tutti gli altri in ordine alfabetico.

Non parlo del programma che immagino i miei 12,5 lettori conoscano già, parlo delle persone: donne e uomini da sempre impegnati attivamente nella buona politica, pochissimi dei quali sono impegnati nella politica tradizionalmente intesa; donne e uomini di età diverse, di occupazioni diverse, che rappresentano una “sezione” della nostra società, donne e uomini non solo tutte e tutti per bene (come pensiamo succeda anche in altre liste), ma che non si immaginano neppure di poter vivere di politica, che ci sono e cercheranno di conquistare ognuno il massimo delle preferenze, ma per cui l’eventuale posto di consigliere comunale è un dono (ricevuto e da contraccambiare) e un’attività temporanea.

Una bella lista, che mi mette in imbarazzo perché ho una sola preferenza e la debbo (e l’ho promessa) a Maria Graziella, che conosco da poco, ma cui debbo moltissimo perché, con i timori e i dubbi delle persone responsabili, ha accettato di mettersi in gioco e di assumere il fardello di una corsa difficile, che ha avuto un importante risultato, ma non ha potuto (ancora) vincere: so che questa prova le è costata molto, ma per quel che ha fatto, dato e imparato in questa campagna, Maria Graziella sarà un’ottima consigliera e mi farà piacere aver dato il mio contributo a eleggerla.

Ma ho un solo voto e come non rimpiangere di non poterlo dare ad altri candidati, a Natacha e Gianfranca, ad esempio, che ho conosciuto prima di Maria Graziella e cui mi lega una grande amicizia e una ricambiata stima e una consonanza profonda e immediata; o a Giuseppe con cui abbiamo costanti divergenze di accenti, ma che è una persona che ragiona senza vincoli, come mi piace, e ha un gusto sottile per l’ironia (lo farei marchigiano ad honorem) o a Costantino, che conosco da pochissimo tempo, ma che ha la tenacia e la coerenza delle idee e la passione di chi sa fare oltre che saper dire; e avrei votato volentieri per Anna, se ci fosse stata (ma l’aspetto alle regionale) o per Chiara (e per lei ci sono le europee) o per Ignazio (che prenderei in considerazione per le primarie del 2017)?

E così è per tutti, quelli che conosco un po’ di più, come Salvatore, l’unico politico di razza del gruppo, il secondo “colpito e affondato” di un partito, che - nella sua versione non locale -  candida nella nostra lista bene cinque iscritti, e conosco meno, ma che vedo bellissimi, come Sandra, Maria, Luciana, Fabio, Giovanni, Salvatore, Mariella, Franca, Riccardo, Valentina, Antonio, Giuseppe, Maria Rosa, Francesca, Raffaele, Elena, Nazzaro e Gianfranco.

Candidate e candidati che faranno una campagna sobria (rendiconteranno sino all’ultimo centesimo), allegra e creativa.

Poi mi spiace di non poter votare anche candidati di altre liste: che so Tiziana, che è nella lista “cugina” o Luca che è nel PD o Gianni dell’IDV.

Penso di non dedicare altri post alla campagna elettorale, ma se ciascuno dei miei 12,5 lettori volesse provare a votare e far votare questa lista civica, eccentrica, della sinistra che va oltre, farebbe una cosa saggia.

Una  lista della buona politica, che capisce che la cosiddetta anti-politica non è di chi rifiuta la cattiva politica, si astiene o vota cinque stelle, l’anti-politica è di chi si è appropriato della cosa pubblica per fini personali e si attacca alle poltrone di governo o sottogoverno come una patella allo scoglio: noi no.
Grazie alle dodici donne e ai dodici uomini che ci stanno provando: forse non riusciremo ad eleggerli tutti, ma proveremo a mandarne qualcuno.

In bocca al lupo!

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