29 aprile 2012

Così non ci piace, vol. 1


Io vorrei solo capire come sia potuto accadere che un costosissimo piazzale, completamente artificiale, letteralmente strappato al mare, con ingenti stanziamenti pubblici, sia stato concesso ad un privato perchè vi edificasse:
  • un locale di vendita, con ampia esposizione, 
  • un'officina attrezzata, 
  • un deposito di rottami,
  • un'area espositiva esterna per imbarcazioni in vendita. 
Mi sembra inconcepibile che si spendano tanti soldi pubblici per un uso simile.

Innanzitutto, se il porto (e con esso il piazzale di cui parlo) è stato realizzato coi soldi di tutti, non vedo perchè debba poi diventare (in pratica) proprietà privata. Sarà stato fatto a norma di legge, non ho elementi per negarlo, ma mi sembra una stortura bestiale.

In secondo luogo, in questo modo si determina una alterazione della concorrenza. Ad Alghero ci sono decine di aziende che operano nel settore della nautica, per vendita, manutenzione, ricambi etc. Ma uno solo di queste è sita al centro dell'area portuale, con vantaggi evidenti di visibilità, semplificazione logistica, e ... parcheggio per i clienti. Questa non è concorrenza leale.

Dipendesse da me, il Comune dovrebbe:
  1. realizzare uno studio per stabilire quali siano le esigenze degli utenti del porto: i pescatori, i diportisti, le imbarcazioni al transito, e i pedoni che ci vanno a passeggiare per godersi il tramonto;
  2. sulla base di queste esigenze si deve stabilire quali siano i servizi necessari per l'utenza, e per ciascuno di questi si deve trovare la collocazione e la dimensione adeguata;
  3. stabilito quali siano i servizi necessari, la loro disposizione nell'area portuale, e le dimensioni adatte per ciascuno, questi servizi vanno messi a gara, ed affidati per un numero limitato di anni. 
  4. si aggiudica la gara l'impresa che fa l'offerta migliore e più qualificata, naturalmente, con l'impegno a rispettare orari, tariffe e qualità del servizio.
Non so se sia semplice da fare, ma sarebbe certamente la cosa giusta. Gli utenti del porto avrebbero i servizi di cui hanno bisogno, l'Ente pubblico incasserebbe un affitto adeguato per gli spazi messi a disposizione, e gli operatori che si sono aggiudicati la gara avrebbero il loro giusto reddito di impresa.

Anonimo ha detto...

allora visto che ci siamo perche' non sparliamo del fatto del vostro amico candidato enrico daga che con la sua arroganza si e letteralmente impossessato di una piazza (caffe' latino) con ombrelloni e sedie e annessi tavolini? vediamo che avete ora da dire? quello e una vera e propria occupazione a danno dei cittadini provate ad alzare la voce ora ma tanto non lo farete perche' e amico vostro, vergonatevi!

Giuseppe Pala ha detto...

Gentile Anonimo,
copio e incollo dal sito www.algheromigliore .it
“I nostri principî sul modo di far politica sono sempre stati e sempre rimarranno:
- fine di ogni clientelismo e anche del più lontano sospetto di clientelismo,
- trasparenza piena,
- partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione,
- eliminazione di ogni privilegio e anche della parvenza del privilegio.”

Ripeto: “ELIMINAZIONE DI OGNI PRIVILEGIO”. Noi non dobbiamo favori a nessuno. Queste non sono promesse elettorali, amico anonimo: questo è un programma vero.

Per quanto mi riguarda, a 50 anni suonati, con un buon lavoro, figli che anch'essi lavorano (hanno dovuto andare a cercarselo in continente, ma fanno il lavoro che hanno scelto, per cui hanno studiato), se ho deciso di candidarmi come consigliere comunale, stai pur tranquillo, NON è per portare il caffè ad Enrico Daga, che a malapena conosco di vista, o ad altri politici di mestiere.

In conclusione, ti ringrazio per il contributo alla discussione, ma non posso aderire al tuo invito a vergognarmi. Può anche darsi che le tue critiche siano fondate, ma certamente hai sbagliato interlocutore.

Posta un commento