07 novembre 2011

Risparmiate Claretta

La nottola di Minerva è Gabriella Carlucci: la sua scelta è il segnale che l’epoca di Berlusconi si è conclusa: probabilmente il vecchio caimano qualcosa si inventerà, ma se tira fuori un po’ di coraggio persino una come la Carlucci è davvero finita.

Il vero vincitore è Pierferdinando Casini, ringiovanito dal secondo matrimonio e rinvigorito dalle risorse finanziarie del nuovo suocero, è riuscito nell’impresa di impedire al suo manipolo di ghiottoni dal dare l’assalto al buffet per quattro anni, li ha tenuti, ha eroso un po’ di PD, ha fatto da balia a Fini, condannandolo all’irrilevanza politica, ha costruito un “polo” che può guardare al 20 per cento e oltre. Chapeau.

Ma entro certi limiti alle nostre vicende algheresi, le vicende nazionali, pur appassionanti, non ci investono; e neppure quelle regionali.

Qualunque cosa facciano a Roma e a Cagliari, la questione della coalizione per Alghero non cambia.

Alle ragioni morali, politiche e amministrative che sconsigliano la coalizione comune per le prossime amministrative se ne aggiunge una tecnica.

La ragione morale è che non va bene che chi ha governato con una coalizione, assumendo la responsabilità di tutte le scelte e avendone tutti gli onori e le prebende, passi immediatamente al campo opposto.

La ragione politica è che – sinora – il terzo polo sulle grandi questioni, ad esempio il PUC, ha avuto posizioni a destra della destra, peggio di Attila.

La ragione amministrativa è: quale Sindaco si può fidare di partiti in cui l’abitudine al cambio di casacca è quasi un atto doveroso, quasi come era cambiare scarpe per Imelda Marcos, e in cui la pressione delle ambizioni personali solleva un casus belli dietro l’altro?

Ma c’è una ragione tecnica dirimente. A livello nazionale e regionale si vota a turno unico: chi ha la maggioranza relativa vince; capisco quindi che ci possa essere una ragione per dire, pur di cacciare Berlusconi e Cappellacci serve mettere insieme tutti: non mi convince, ma tiene come ragionamento.

A livello comunale c’è il doppio turno: se nessuno ha la maggioranza assoluta si va al ballottaggio tra i due meglio piazzati.

Io che, come ho detto ho una certa ammirazione per Casini (non fosse per il nuovo suocero!), che credo che sia molto utile avere un forte polo di centro, che penso che le persone possano cambiare, mi auguro che il terzo polo algherese ci sia e si rafforzi, che vada con la sua nuova faccia alle elezioni e che magari conquisti la seconda piazza e si vada il ballottaggio tra coalizione di centrosinistra e terzo polo.

Penso che ci debba essere molto garbo nella competizione elettorale e che ci debbano essere segnali reciproci di apertura istituzionale; poi nei cinque anni di amministrazione l’opposizione del terzo polo alla nuova amministrazione potrà essere cooperativa e – chissà – da cosa nasce cosa.

Perché ho titolato, risparmiate Claretta? Perché una Claretta non c’è, ce ne sono tante, come spiega le neo-UDC Carlucci:
"Per i miei figli adolescenti Berlusconi è un mito perché parla una lingua che loro conoscono, racconta le barzellette ed è anche super potente da un punto di vista sessuale. I ragazzini lo ammirano, come la maggior parte degli italiani che vorrebbero essere come lui.

Quanti italiani a 70 anni si sognano di andare con le donne dalla mattina alla sera? Pochissimi! Berlusconi sta conquistando anche i giovani, davvero. I miei figli lo vedono come una persona che ha costruito dal nulla un impero, il Milan, un partito che ha vinto più e più volte le elezioni. Poi dicono anche: è uno che a 74 anni, all’età dei loro nonni, ha tutte queste donne. Loro non vanno a sottilizzare chi sono tutte queste donne ..."
Ecco chi sono tutte queste donne. Giù le mani dalla Minetti!


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