16 ottobre 2011

Una campagna elettorale equa (anche)

Non è tollerabile che ad Alghero non vi siano spazi pubblici gratuiti a disposizione dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti, dei partiti.

È un furto, un furto di democrazia: uno dei furti peggiori.

Credo che un modo per abbattere i costi della politica e introdurre un po’ di moralità nei comportamenti sia quello di ridurre a cifre modeste e accessibili a tutti le spese in campagna elettorale: cifre modeste rendono la competizione equa (non solo i ricchi o i generi dei costruttori possono avere delle opportunità).

Ma soprattutto, sia in campagna elettorale sia in tempi normali devono esserci luoghi pubblici, sale e piazze, disponibili per discutere e riunirsi.

Devono essere concessi con facilità, in tempi brevissimi, senza eccessive formalità, gratuitamente, direttamente dal Comune e dagli Enti locali, a tutti.

Non possono essere sequestrati da una Fondazione, che ne può gestire magari gli aspetti commerciali, ma non può essere l’interlocutore delle associazioni politiche e culturali non profit.

Credo che sia interesse di tutte le persone per bene, questa volta sì in modo rigorosamente bipartisan chiedere spazi per la discussione pubblica, liberi e gratuiti.

Poi sul perché i locali del Caval Marì sono scandalosamente abbandonati, potremo dividerci.

Anonimo ha detto...

Il solito populismo!
Pineta Maria Pia, davanti all'istituto d'arte, o meglio nell'anfiteatro dell'istituto, lo ripulite e vi riunite, lasciate i soldi per pagare il consumo della corrente e se funziona del riscaldamento.
L'università non ha spazi da mettere a disposizione, gratuitamente per la popolazione?Se è vero che è cultura e non politica, le lezioni sono aperte a tutti? è vero gli studenti pagano le tasse! ma non vorrà farci credere che le tasse scolastiche coprono per intero le spese?
Per il Caval Mari, dovrebbe leggere i giornali, ogni tanto compaiono notizie sull'agibilità dei locali.
Per la fondazione, se si riferisce a META, forse dovrebbe studiare un pò, ha un'altro fine!! Come l'università, mi pare.
Restano: le sale parrocchiali, le spiagge e i Giardini Pubblici, il MANNO sarebbe l'ideale! Hanno da poco rifatto il look, lo spazio centrale è abbastanza funzionale.
La democrazia non è nata nelle piazze? non si difende nelle piazze? La piazza è la gente! Tonino Alfonso, potrebbe spiagarle qualcosa in proposito. L'unica persona che ha preferito la piazza al salotto. La poltrona calda è un surrogato di politica che ultimamente non è democrazia.
Forza professore è partito bene con ABC, lasci il populismo e ci faccia intravedere qualcosa, ha persone serie al suo fianco. Lasci perdere PD e compagni, sono in crisi mistica, si concentri sui problemi e le possibili soluzioni!!
Queste sono le più importanti.
L'avversario è stato eliminato. Ma i compagni non sono santi, anzi.
PS: il fatto che in passato le Torri siano state utilizzate dagli studenti per ricevere istruzione, non significa che la struttura sia ad esso idonea. Ne sapeva qualcosa Vincenzo Sulis!
Tedde M. nè Marco nè Matteo

Arnaldo Cecchini ha detto...

Ho l'abitudine di ascoltare anche gli anonimi. Possono dire cose utili. Per principio non discuto con gli anonimi. Si firmi e ne riparliamo. Forse comunque lei dovrebbe studiare un po' (non un po') e così scoprirebbe che cosa ha un altro fine (non un'altro fine).

Anonimo ha detto...

Grazie Professore. Due errori blu, in una frase, un record da asini!
Firmato
Tedde M.
P.S. Anche se non piace, è la pura verità.
nè Marco nè Matteo, volevano solo abbassare i toni, se non piace, infinite scuse a tutti.
Buon lavoro e di nuovo grazie!

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