20 ottobre 2011

Una casa senza fondamenta

Metro cubo sì, metro cubo no ...

Il dilemma che affligge il consiglio comunale di Alghero e le sue controparti si sta impadronendo delle quotidiane conversazioni di tutti gli Algheresi. Ma perché anche coloro che non sono minimamente interessati al mattone, sembrano essere così tanto interessati dal dibattito? Sono coloro che respingono il mattone a tutti i costi, che sembrano essere i più avversati dalla comunità, come se fossero i negazionisti di chissà quale verità.

Facendone parte, vorrei proporre il mio dissenso in maniera positiva così forse da rendere più comprensibili le mie ragioni.

Sono disposta a vedere questa città completamente invasa dalle cubature di cemento che alcuni gruppi politici propongono a patto che, quelle case:

  • Accolgano tutti coloro che hanno necessità di una casa e non se la possano più permettere;
  • Accolgano tutti gli algheresi che non trovando lavoro nella propria città son dovuti immigrare altrove;
  • Accolgano tutti coloro che non trovando lavoro nelle loro città si trasferiscono ad Alghero perché qui è possibile immaginare il proprio futuro;
  • Accolgano tutti quelli che decidono di far vivere i loro bambini qui, perché qui possono giocare, crescere e diventare degli adulti;
  • Accolgano le prossime generazioni di algheresi che studieranno e diventeranno grandi in una città a misura umana;
  • Accolgano tutte quelle persone che riescono ad innamorarsi di questa città non solo per i regali di madre natura e delle generazioni passate;
  • Accolgano tutte quelle persone che ad Alghero non ci vorrebbero passare solo le loro vacanze ma ci vorrebbero vivere.

Se si continua ad ignorare queste poche condizioni non solo non serviranno più altre case ma si svuoteranno anche quelle che adesso un proprietario ce l’hanno.

Una casa senza fondamenta è destinata a crollare ...


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