29 ottobre 2011

Piazza dei Mercati: lettera aperta al sindaco e la risposta

A proposito della recente manifestazione in Piazza dei Mercati, mi sono ricordato di aver scritto qualche tempo fa una lettera aperta al sindaco Marco Tedde e al presidente Antonello Muroni. La ripropongo qui sotto assieme alla risposta del sindaco, senza ulteriori commenti.

Antonello Muroni invece non ha mai risposto.

Ecco la mia lettera del 24 marzo 2011:
Sindaco Tedde,
Presidente Muroni, 
Vi scrivo a proposito della vicenda dello spazio ricreativo della Scuola Sacro Cuore di Alghero

Vi scrivo innanzitutto come genitore di una bambina che frequenta Sacro Cuore. Dalle dichiarazioni del Sindaco ho appreso che non risulta alcun impegno formale per restituire alla scuola uno spazio per attività ricreative e sportive degli alunni. Ne prendo atto.
Tuttavia, vorrei dire che non basta.
Le insegnanti sostengono che il Presidente Muroni, all’epoca Assessore all’Istruzione, abbia fatto una promessa di uno spazio di 300mq da riservare alla scuola tra le strutture della nuova Piazza dei Mercati. Una parola data è una parola data.
Per cui, mi rivolgo a lei Presidente Muroni, per porle gentilmente due domande:
Lei questa promessa l’ha fatta o no?
Se sì, può dirmi gentilmente perché non è stata mantenuta?
Le chiedo questo perché, del mio, mi fido delle insegnanti, ma ovviamente potrei cambiare l’opinione se lei volesse smentire ciò che sostengono.

Vi scrivo poi come urbanista, per dire a lei Sindaco Tedde che non sono d’accordo con una sua dichiarazione riportata dalla stampa locale. Lei ha sostenuto che l’amministrazione deve fare delle scelte, anche dolorose. E fin qui, tutto bene. Tuttavia, sostengo che l’amministrazione abbia fatto – sì – una scelta dolorosa, ma a monte.
Quando un Comune fa un’operazione come quella della Piazza dei Mercati, quando cioè cede delle aree pubbliche e concede che vi si possa costruire, è normale che chieda in cambio cose: spazi, servizi, parcheggi, aree verdi, e così via. Quando lo si fa in un’area così pregiata e centrale, le cose che si possono chiedere per il bene collettivo sono molte.
Ebbene, non so che cosa il Comune voglia farci con le cose che ha voluto chiedere e che ha ottenuto in cambio, ma penso che avrebbe potuto chiedere di più. Ovviamente, non nascondiamoci, chiedere più cose in cambio, vuol dire ridurre il guadagno dell’impresa. È ragionevole permettere all’impresa di trarre un profitto normale, che è poi il riconoscimento economico all’imprenditore, che è una di quelle figure indispensabili e protagoniste per lo sviluppo della nostra società. Tuttavia, oltre questo guadagno normale, è giusto chiedere in cambio il più possibile, perché le cose che si chiedono sono per l’interesse generale e per il bene comune, che è ciò che l’Amministrazione pubblica deve tutelare e promuovere.
E allora, non è vero che non si poteva fare un’altra scelta. L’amministrazione avrebbe potuto chiedere di più, ottenendo così uno spazio indispensabile per la ricreazione dei bambini. Ecco, tra le due opzioni – far guadagnare di più l’impresa e far avere una piccola palestra per i bambini – lei Sindaco ha scelto la prima. Lei magari pensa che non sia stata una scelta sbagliata, e passi, ma non diciamo che non si sia trattato di una scelta! L’amministrazione poteva scegliere, ed ha fatto quella scelta.

Vi scrivo poi come studioso di estimo e valutazione, perché ho cominciato a fare un po’ di conti su quanto l’Amministrazione ha chiesto e quanto avrebbe potuto chiedere. Mi prometto di completarli e poi di farveli avere. Ovviamente, sono disponibile a confrontarmi, ed aperto di essere smentito: i numeri sono numeri, ed i fatti hanno testa dura.

Infine, vi scrivo come cittadino. Penso che l'istruzione, la salute e la crescita dei bambini sia tra i più importanti compiti di cui una società giusta debba prendersi cura. E penso che questo compito quasi sempre debba essere anteposto a molti altri utili e giusti.
Ad Alghero c'è una scuola senza spazi indispensabili per consentire ai propri alunni quelle attività vitali per l'educazione, per la salute, per lo sviluppo, per la cura di sé e degli altri, che sono le attività ricreative e sportive.
Per questo, mi avvilisce l'idea che il nostro Comune, quello che ci rappresenta tutti, si disinteressi e non si adoperi per una rapida ed effettiva soluzione per dotare la scuola di Sacro Cuore di spazi ricreativi minimi, e che anteponga a questo altri motivi e priorità. Sindaco Tedde, Presidente Muroni, penso che questa – sì – sia una questione morale. 
Saluti,
Ivan Blečić

La risposta del sindaco Marco Tedde del 25 marzo:

Sig. Ivan Blecic,

Debbo rilevare, in merito al suo intervento sugli spazi dell’ex Area Giordo, che dimostra di essere disinformato e di non conoscere i percorsi amministrativi delle procedure di gara, ma in generale di non conoscere ciò che è avvenuto.
Ricordo che la proposta della Piazza dei Mercati è stata valutata prima dell’inizio del mio mandato da una commissione di esperti tecnici. Il Sindaco non ha fatto scelte. I commissari hanno scelto la proposta più conveniente. Le gare d’appalto si fanno seguendo le leggi e non si può “mercanteggiare”.
Per quanto riguarda gli spazi, voglio ricordare che i locali che l’Amministrazione avrà, così come previsto, saranno destinati cultura. Alla cultura di tutti i cittadini algheresi, alla collettività, all’interesse cittadino.
Infine, ricordo ancora, che nell’Area Giordo, undici anni fa, c’erano immobili fatiscenti ed inutilizzabili.

Saluti,
Marco Tedde


Antonello Muroni non ha risposto alla lettera.

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