05 ottobre 2011

(Bi)partigiano

Per me bipartisan vuol dire partigiano due volte.

Non voglio dire che non ci siano attività in cui è bene mettere da parte le differenze politiche.
La donazione di sangue per esempio; fa benissimo l’AVIS a essere arcignamente apolitica e a reprimere ogni possibile smania di protagonismo (quando la Croce Rossa non l’ha fatto è stata una tragedia).
O l’organizzazione delle feste di quartiere.
Forse anche la generosa iniziativa Alghero fatti bella.

Il fatto che le destre, alcune destre, potrebbero essere favorevoli a sostituire la pratica della donazione di sangue con il commercio del sangue (come succede negli USA o in Cina), o che le destre, alcune destre, potrebbero essere favorevoli ad affidare ogni cosa al libero mercato non è rilevante: donazione di sangue, organizzazione delle feste di quartiere e pulizia volontaria delle spiagge sono inerentemente bipartisan.

Ma non andrei molto oltre.

In gran parte delle questioni bisogna scegliere: o di qua o di là.

Mi spiego: penso che alcune persone di destra siano sinceramente animate, come alcune persone di sinistra, dalla volontà di uscire dalla gravissima crisi economica che colpisce l’Italia e l’Europa.
Ma con le ricette della BCE (come vorrebbe la destra, ovunque collocata nei partiti di destra o di sinistra) o con la patrimoniale e tassando le rendite e la transazioni finanziarie? Con la libertà di licenziamento e l’abolizione dei diritti di chi lavora o con il rafforzamento e l’estensione dei diritti e l’eliminazione della precarietà? Con la distruzione della scuola e dell’Università pubblica o con ...
Potrei continuare.

Nella contea di Harlan in Kentucky, su per i monti Appalachi, molti sono stati i conflitti sindacali che, alla moda degli USA, erano spesso conflitti armati.
Gli scioperanti, spesso ferocemente anticomunisti, spesso elettori repubblicani, spesso cristiani fondamentalisti, da un lato, i padroni e i crumiri dall’altra.

Come si vede una destra e una sinistra non ideologiche, la pura logica della lotta di classe. Da quelle lotte è nata la magnifica canzone Which Side Are You on?, “Da che parte stai?”

Una lotta di classe che gli scioperanti armati, con la bandiera a stelle e strisce, e i crumiri e gli agenti dei padroni (i thugs) armati anche essi e anch’essi con la bandiera a stelle strisce, avrebbero negato che potesse esistere.

Destra e sinistra vengono fuori anche quando non si vuole e non sono solo categorie politiche.



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