21 settembre 2011

A costo zero

Confesso di non essere estraneo alla redazione dell’appello per un buon governo e per un governo diverso ad Alghero (si firma qui: www.bit.ly/buongovernoalghero), ho contribuito.

Ma una cosa avrei voluto aggiungere, che ora propongo a titolo assolutamente personale.

Si parla, come è giusto, di costi della politica.
Io di mio penso che un rimborso elettorale ai partiti in proporzione ai voti ricevuti non sia un errore (come e quanto è un altro discorso): serve a dare un certa eguaglianza di possibilità a tutti, anche a chi non è amico della Marcegaglia o di Caltagirone. Ma a una condizione: che si spenda poco, il meno possibile, nelle campagne elettorali: chi spende di più di una certa soglia non ha diritto al rimborso.

Ma per noi, qui ad Alghero, farei una proposta più semplice e radicale.

Cominciamo dalle primarie: i candidati competono all’interno di una stessa area politica, devono far conoscere le loro idee e le loro proposte a persone che – in larga misura – sono già orientate a votare quella coalizione.

Si può decidere di farle a costo zero. O quasi. Si stanza una piccola somma (quella che ragionevolmente si recupererà nella sottoscrizione durante il voto) per predisporre un sito web con uno spazio per ciascun candidato, si mettono disposizione una stampante e i relativi toner per un massimo di 10 mila pagine per candidato (o 5 mila o 20 mila) e morta là (non vogliamo mica metter su lo spettacolo del circo Orfei) e per il resto: pedalare, discutere, parlare.

Sarebbe splendido se i candidati della coalizione che vuol cambiare si impegnassero in questo senso, sarà bello che la candidata o il candidato (in ordine di preferenza) che sosterrò alle primarie lo facesse comunque (non perderà voti comunque, anzi).

Poi per la campagna elettorale: impegno a non superare una soglia di spesa qualunque cosa facciano gli altri; per un candidato Sindaco, che sarà eletto con diciamo 20 mila voti, 20 mila euro mi paiono una cifra ragionevole (o 40 mila): qualche manifesto, una bella e intelligente brochure con il programma: i maximanifesti e gli spottoni sono uno spreco e un insulto all’intelligenza. Se seguiremo le proposte dell’appello potremo contare su almeno 500 attivisti, altro che maximanifesti.

E poi contributi accettabili non superiori ai 100 euro. E i per i singoli candidati possono bastare 500 euro. E per le liste 5 mila. Forse sono un po’ troppi, ma per cominciare ...

Che ne dite? Davvero credo che la gente capirebbe e avremmo più voti.


andrea tapia ha detto...

Sono d'accordo.
C'è molto spreco, e quello non è politica è pubblicità.
at

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