17 settembre 2011

Dell'inutilità delle parole, dell'utilità del pensiero

  1. pensieri e parole che interessano solo me.
  2. pensieri e parole che potrebbero interessare altri.
  3. un fatto personale che non interessa nessuno.

1. Per una volta nella vita vorrei votare per convinzione; anzi voterò solo per convinzione. Voterò solo per una coalizione e per un candidato cui il mio voto interessa, cioè che mi dica che un elettore di sinistra, onesto e coerente, radicale e libero, è un elettore il cui voto è richiesto non “per fermare la destra”, “perché di meglio non c’è niente”, “perché i gay sì, ma anche dobbiamo stare attenti al papa”.

Voterò solo per convinzione o scegliendo chi – rispetto allo stato di cose presente - mi propone almeno un po’ cose in cui credo. A Milano avrei votato Pisapia con entusiasmo, convinzione e condivisione di un processo, a Cagliari avrei votato Zedda con entusiasmo e convinzione, a Napoli De Magistris con entusiasmo, a Bologna avrei votato (forse) Merola, a Torino non avrei votato Fassino (anche se posso testimoniare che Fassino non ha detto: “evviva abbiamo una banca”, ma “evviva abbiamo una panca”; D’Alema invece aveva detto “evviva abbiamo una barca”) e probabilmente avrei dato il voto a 5* (in genere, anche in condizioni disperate, cerco una falce e martello da votare, ma a volte c’è un limite all’inutilità perseguita). Poi sono certo che anche ciascuno dei primi mi deluderà, ma va bene anche così.

2. Ad Alghero possiamo provarci: ho contribuito a redigere l’appello che trovate qui (bit.ly/buongovernoalghero) e che tutte le persone di buona volontà dovrebbero prendere in considerazione di firmare.

Senza tema di essere smentito dico che l’idea di un processo di questo tipo mi pare saggia e necessaria. Io penso che le forze che parteciperanno a una coalizione diversa e a una diversa coalizione dovrebbero impegnarsi in questo processo, e se non lo faranno non avranno il mio voto né al primo né al secondo turno. Mi auguro che anche IRS (che mi sta un casino simpatica, ma cui non posso aderire non essendo nazionalista né sardo) e 5* di cui non condivido molte cose (soprattutto del suo leader), ma che penso sia composta di persone per bene (molto per bene) vogliano partecipare al processo, e mi auguro che – se si candideranno in modo autonomo – abbiano successo ed eletti: la nostra diversa maggioranza, se ci sarà, ha bisogno di pungoli e controllori.

Posso chiedere a tutti coloro che ci credono di essere con noi lunedì 19 alle ore 11.30 nella sede del Comune di via Columbano?

3. Per fatto personale mi si consentano due parole sull’UDC: io con i Caltagirone e generi e cognati mi trovo bene come con i giovani padani.
Questo per il livello nazionale.

Poi se fossi stato a Venezia avrei votato per la lista FdS che appoggiava Orsoni insieme con la lista dell’UDC.

Quindi valuto caso per caso.

Caso vuole che l’UDC algherese sia stata in entrambe le Giunte Tedde e che tra i suoi consiglieri, reduce da qualche giro di walzer e in predicato di farne altri (ma chissà) ce ne sia uno di simpatie fasciste (ma amen) e che, senza avere il pudore di scusarsi, ha accusato me, e qualche collega non precisato. di essere “infoibatori di menti” (una frase vile da cui il suo presumibile mandante non ha preso le distanze).

Da cui: ma figurarsi se prendo in considerazione l’idea di avere a che fare con gente simile; torno al punto 1: non li voterei mai, non li voterò mai.

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